Superchrono Steinert
Con il Superchrono Steinert, novità assoluta sul mercato italiano, possiamo finalmente disporre della tecnologia acustica per il rilevamento delle velocità dei nostri proiettili (solo supersonici). Il Funzionamento di questo strumento si basa sulla lettura delle frequenze sonore generate dal proiettile quando viaggia a regime supersonico, ovvero ad una velocità superiore a 340 m/s. Questa tecnologia permette di cronografare in qualsiasi condizione di luce, anche al buio totale, e riduce a zero il numero di errori di lettura.
La Confezione
Il cronografo viene venduto in una confezione molto semplice costituita da un Blister trasparente con fondo cartonato sul quale si trovano molte informazioni sul suo uso e che ci spiegano come posizionare ed utilizzare questo strumento. All’interno troveremo la chiave a brugola necessaria per aprire il vano he contiene le quattro batterie stilo necessarie per l’alimentazione e un foglio di istruzioni
Il Contenuto della Confezione | Dettagli del Mirino |
Come funziona
Il funzionamento del superchrono non differisce da quello degli altri prodotti analoghi. Monta infatti due sensori che rilevano il passaggio del proiettile ed un processore interno che calcola la velocità in base al tempo impiegato nel passaggio. Il SuperChrono si differenzia però per la tecnologia di rilevamento. Normalmente, i cronografi classici rilevano il cambiamento di 'luce' dovuto al passaggio del proiettile sopra i sensori mentre con la Tecnologia Acustica adottata da questo strumento, i sensori captano le onde d'urto (ultrasuoni) generate da un corpo (proiettile) lanciato a velocità supersonica. A velocità transonica/subsonica invece, le onde d'urto non verranno emesse e nessuna lettura verrà effettuata quindi è chiaro che potremo utilizzare questo strumento unicamente con munizoni supersoniche.
Il prodotto viene posizionato su un treppiede dotato di vite di attacco da 1/4" (standard foto) e dispone di un grande display e pochi pulsanti che ne rendono il funzionamento semplice ed intuitivo anche per chi non hai mai utilizzato questo tipo di strumentazione. Durante l’utilizzo, sullo schermo vengono visualizzati il numero del colpo rilevato, la velocità del proiettile con la rispettiva unità di misura e l’indicatore del livello delle batterie. Due dei pulsanti posizionati sotto al display ci permettono di ‘scorrere’ tra le letture dei colpi cronografati in modo da rivedere i dati registrati. Con gli altri calcoleremo la velocità media ed effettueremo il reset dello strumento. Le funzioni sono ridotte ai minimi termini, questo strumento infatti non gestisce stringhe multiple di registrazioni ma permette di cronografare una singola serie per un massimo di 99 colpi. Non potremo così effettuare confronti ma dovremo azzerare i dati ad ogni cambio carica annotandoci i valori a mano. Anche le statistiche come la deviazione standard, i minimi e massimi o gli scostamenti non vengono calcolati dallo strumento e dovremo ricavarli a mano.
Il Display | Il Mirino | Il Montaggio su Treppiede |
Precisione nella lettura dei dati
La precisione di questo prodotto è veramente ottima. Test effettuati in tandem con un PVM21 discostano per pochi metri al secondo di differenza inoltre, virtù della tecnologia di funzionamento, le mancate letture sono del tutto inesistenti. Per avere letture perfette però bisogna prestare una particolare attenzione nel posizionamento a causa delle breve distanza tra i sensori (solo 200mm). Un piccolo errore può falsare parecchio la velocità rilevata. Il Superchrono andrà piazzato ad una distanza minima di 3 metri dalla volata e dovrà avere la stessa inclinazione dell’asse della canna al momento dello sparo.
Idealmente la linea retta che passa dalla nostra canna ed arriva al bersaglio, dovrà trovarsi al di sopra di quella del cronografo e dovrà essere parallela alla linea che attraversa le mire montate sul Superchrono. Se il cronografo è montato 30 centimetri sotto l’asse della nostra canna, le mire dovranno puntare 30 centimetri sotto al punto mirato con la nostra arma.
Per comprendere l’importanza del posizionamento vi faccio un piccolo esempio numerico. Prendendo in considerazione un proiettile che vola a 850m/s, per percorrere 0,2 metri (distanza fra i sensori ben posizionati) impiegherà 0.0002352 secondi (0,2m/850m/s). Inclinando leggermente il cronografo ed ipotizzando un avvicinamento dei due sensori di appena 1mm si ha un tempo di lettura pari a 0.0002341 secondi (0,199m/850m/s). Il cronografo, non sapendo che i due sensori si sono avvicinati, continuerà a fare i suoi conti utilizzando i 200mm e con la lettura falsata pari a 0.0002341 secondi, ci calcolerà una velocità pari a 0,2m/0.0002341sec=854m/s. Come si può notare, la differenza non è enorme in questo caso ma l’errore di un millimetro è altrettanto piccolo e facile da raggiungere se non si lavora con una certa cura.
La differenza
Fino ad ora sembra in tutto e per tutto un cronografo come tutti gli altri ma che usa una tecnologia di lettura differente. I reali vantaggi sono però rappresentati dal campo di lettura dello strumento. Oltre al vantaggio di poter funzionare in qualsiasi condizione di luce, questo cronografo ha il pregio di avere un campo di lettura davvero enorme. Permette di cronografare attraverso un’area grande 80centimetri in larghezza e 130 in altezza e non utilizza aste e supporti laterali. Con un campo di lettura così ampio è possibile piazzare più strumenti a varie distanze senza avere il timore di poterli colpire.
Con i cronografi classici si era costretti a conoscere esattamente la traiettoria del colpo e prestare una maniacale attenzione nel posizionamento sulla traiettoria per evitare di distruggerli durante i test. Con una serie di superchrono invece basta seguire le indicazioni iniziali per il piazzamento e tenere il cronografo ad un altezza in piena sicurezza rispetto al punto mirato. Si possono provare più ricariche senza dover muovere i cronografi e senza rischiare di colpirli. Solitamente questo tipo di misurazione multipla viene effettuata per verificare o ricalcolare i coefficienti balistici delle palle, avere un quadro perfetto sulla traiettoria della nostra ricarica oppure per calcolare l’esatta energia di una palla ad una determinata distanza.
Conclusioni
Dopo averlo testato per l’intera giornata posso esprimere sicuramente un giudizio positivo su questo prodotto. Certamente ha lo svantaggio di adottare un software di gestione ridotto ai minimi termini che non gestisce serie multiple e che non calcola le statistiche sui colpi sparati ma è un prodotto compatto e leggero, semplice e veloce da usare, intuitivo e ci aiuterà a testare a bene e fondo le nostre ricariche.
Prossimamente (già visibile sul sito del produttore) verrà commercializzata anche la versione 'Pro' che alle caratteristiche della versione base che ho testato aggiungerà l'interfaccia Bluetooth per comunicare con altri strumenti elettronici ed avrà anche la possibilità di visualizzare le statistiche della stringa di colpi cronografati.
Per maggiori informazioni consultate il sito del produttore: Steinert Sensing System
Ringraziamo la Grande Armeria Camuna per averci messo a disposizione lo strumento oggetto della nostra prova.
Tags: Accessori per il Tiro, Recensioni
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