La volata che ti aiuta
Dopo aver parlato nelle nota “Il FreeBore di Cartuccia” su come il Gunner può controllare i primi millisecondi di vita del proiettile, vediamo che possibilità ci sono per controllare un’altro momento fondamentale della breve vita di un proiettile: l’uscita dalla volata.
In questo momento il proiettile è appena uscito dalla canna, diciamo ad un paio di millimetri dalla volata. E’ in volo alla Vo e i gas di combustione, non più contenuti dalla canna, iniziano a sfogare radialmente alle sue spalle. Questi gas sono ancora MOLTO energetici e , secondo i Testi Sacri, si espandono a circa 5 volte la velocità del proiettile. In queste condizione, se la loro espansione dietro la coda del proiettile non è perfettamente omogenea sui 360°, c’è la possibilità che riescano a ruotare il proiettile quanto basta a farne decadere la precisione.
Per motivi che ignoro si ritiene che un volata tagliata a 11° e perfettamente centrata con la canna sia il miglior metodo per non disturbare i primi centimetri di volo del proiettile fuori dalla canna. La realizzazione casalinga di questo importante dettaglio è facile e alla portata di tutti con un minimo di attenzione e di precisione.
Il primo passo è procurarsi da Brownells una fresa ad 11° (SN 080-586-500), la relativa spina di guida (brass pilot) del calibro opportuno e se volete la manopola girafresa. L’uso dell’attrezzo è semplicissimo: la spina inserita cella canna guida la fresa durante il taglio della volata. Finito!
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La Fresa Brownells | Uso della Fresa | Comparatore di Coassialità |
Quello che non è immediato è che il pilota e la fresa devono essere super ultra coassiali altrimenti il lavoro diventa inutile o quanto meno non soddisfacente. Il sistema migliore per assemblare l’attrezzo è ricorrere al comparatore di coassialità della cartuccia e intervenire con piccoli colpetti sul pilota finchè il comparatore va a zero. Ci vuole pazienza ma il risultato premierà gli sforzi e lo strumento di taglio sarà perfetto.
A questo punto la miglior tecnica (secondo me) per fresare la volata è:
- vincolare la canna in verticale su una morsa,
- inserire un feltrino dentro la volata in modo da evitare che che i trucioli metallici entrino nella canna stessa,
- lubrificare abbondantemente il pilota e i taglienti della fresa,
- iniziare a ruotare la fresa, applicando una pressione minima. I primi tagli sono critici perchè la superficie di contatto tra fresa è canna è inizialmente piccola. Mano leggera!
Estraete l’attrezzo frequentemente e rimuovete i trucioli. Controllate di nuovo in caso di dubbio l’assialità pilota/fresa. Continuate il taglio fino a che tutta la volata è stata lavorata.
- Fate un cono di carta vetrata del 600 e con una passata veloce e leggera togliete le micro bave che di sicuro si sono formate tra il piano appena tagliato e il foro della canna
- Tagliate due striscioline di carta abrasiva del 400 e mettetele tra volata e taglienti della fresa e lavorate ancora il pezzo.Passate poi alla carta del 600 e poi del 1000.
- Pulite tutto, NON installate nessun dispositivo di volata e via di corsa al poligono
- Tirate una decina di colpi e ad arma scarica controllate la volata. Se vedete che i gas hanno creato un bel disegno simmetrico come quello della foto... congratulazioni!!!
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La volata in fase di lavorazione | La fresa | Il disegno dei gas sulla volata |
Nota meccanica: alcuni produttori praticano (giustamente) tra il piano di volata e la foratura della canna un’ulteriore smusso miscroscopico con una fresa più acuta.
Per una realizzazione domestica sconsiglio questa pratica perchè può vanificare gli sforzi fin qui fatti. Il mio suggerimento è di lasciare che i gas erodano “naturalmente” lo spigolo vivo tra piano di volata e foratura della canna. La presenza di un bel disegno simmetrico è indice nel tempo del buon stato di salute della volata.
Tags: DIY
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