Lo scatto della Luger

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Luger P08Mi ricordo chiaramente della prima volta che ho sentito parlare della meccanica della P08: "un scatto complicatissimo, molto costoso da realizzare e criticabile. Di queste 3 affermazioni la prima è falsa, la seconda è vera, la terza è discutibile. Qualche tempo fa ho avuto la fortuna di mettere mano su una simpaticissima e bizzosa Mauser del 1938 che dopo qualche mal di testa e molto studio, mi sta dando delle grandissime soddisfazioni. Volevo condividere con voi le mie esperienze. Sfatiamo il primo mito. La catena cinematica di scatto della P08 è di una grandissima eleganza ….perché è semplice! Bravo Georg! .

Per gli scettici ecco qua uno schizzo schematico degli scatti della Beretta 92/98, della Colt 1911 e della P08. OK, d'accordo, la 92 è una doppia azione con sicura sul percussore quindi con un sacco di pezzi e pezzettini, ma la P08 risulta più semplice della già semplice 1911.

Catena di Scatto Beretta 92/98 Catena di Scatto Colt 1911 Catena di Scatto Luger P08
Catena di scatto di una Beretta 92/98 Catena di scatto di una Colt 1911 Catena di scatto di una Luger P08

L'astuzia progettuale è stata di far si che un componente svolga 2 o 3 lavori contemporaneamente. La barra di scatto, per esempio, fa anche da disconnettere, da scatto e da sicura. Questo certamente comporta la realizzazione di pezzi di forma complessa, non banale e costosa e che necessitano un aggiustamento finale con il resto della meccanica. Tuttavia una catena di scatto così semplice è altrettanto semplice da personalizzare e da acuratizzare.

Nel caso in cui giustamente non vogliate intervenire sui componenti originali, vi consiglio di ordinare dal Sig. Tom Heller negli Stati Uniti (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) delle parti di ricambio di nuova produzione o delle ex DDR di ottima fattura, su cui potrete sbizzarrirvi senza paura di rovinare le originali, magari monomatricola. Il primo intervento è abbastanza banale e consiste nella lucidatura del piano di ingaggio ricavato sull'alloggiamento del grilletto che aziona la leva ad "L". Personalmente ho trovato la molla di ritorno del grilletto eccessivamente dura e l'ho sostituita con una più leggera.

Scatto Luger P08 in Prospettiva Scatto Luger P08 in Prospettiva
In vista prospettica, la catena di scatto appare così organizzata Sezione della Catena di scatto

La leva ad "L" richiede qualche attenzione in più. Per motivi che ignoro è stata costruita per realizzare una sorta di scatto a due tempi. Inizialmente il grilletto trascina questa leva appoggiandosi sulla superficie A salvo poi appoggiarsi sul punto B. Niente di male, se non che il rapporto di trasmissione cambia. In pratica lo sforzo percepito al grilletto aumenta bruscamente in prossimità dello scatto, proprio quando meno ne avremmo bisogno. Personalmente, riperto personalmente, non mi piace. A questo punto si presentano due soluzioni: limo in A per avere contatto solo su B o limo in B per avere contatto solo in A. Nel primo caso avrò una corsa del grilletto breve, ma con uno sforzo maggiore, nel secondo caso il contrario. A voi l'ardua sentenza.

Proseguendo verso lo scatto, la successiva area di intervento è il pistoncino disconnettore. Ci sono due problemi di fondo. Il primo è che il diametro del disconnettere può essere un po’ scarso rispetto alla sua sede e questo crea dei giochi fastidiosi, il secondo è che può capitare che il disconnettere non riesca, dopo aver esploso il colpo, a reinserirsi sotto l'appoggio della leva ad "L" nel momento in cui rilascio il grilletto. Ho optato per una soluzione radicale e ho costruito un nuovo pistoncino partendo da una punta per trapano (fonte inesauribile di ottime spine in ottimo acciaio per utensili). Via di Dremell, carta vetrata e pasta abrasiva fino alla dimensione corretta. Una molla un po’ più tonica e un lieve smusso dello spigolo del pistoncino garantiscono un costante inserimento sotto l'appoggio della "L".

Lavorazione dello Scatto della Luger P08

Già che ci siamo diamo anche una lucidatina alla cava della barra di scatto che va ad ingaggiarsi sull'asse di rotazione e alle parti a diretto contatto con il fusto.

Passiamo alla molla di ritorno della barra di scatto. La mia era esageratamente precaricata. La tensione corretta è quella che permette alla barra di scatto di ritornare in posizione di riposo anche prima di aver sganciato il percussore. In pratica, se tiro il grilletto senza far scattare lo scatto, e poi lo rilascio, la barra deve tornare alla posizione iniziale senza alcuna esitazione. Bisogna fare un po’ di prove e trovare la piega giusta. Un'ulteriore lucidata nel punto di contatto tra barra di scatto e molla di ritorno non può che fare bene.

Vediamo ora le superfici di scatto. Ho sentito parecchie persone suggerire di accorciare la lunghezza dei piani di scatto per ottenere una corsa del grilletto più contenuta. NON FATELO!!! Come già vi dicevo una peculiarità di questo progetto e di avere dei componenti "multi tasking" che fanno cioè più di un lavoro per volta. Lo scatto della Lugerina è certamente uno scatto, ma funziona anche da arpionismo per catturare il percussore nel momento che l'otturatore va in chiusura. E questo vuol dire che si becca ogni volta delle belle legnate. Quindi lasciategli tutta la ciccia che potete.

Iniziando dal percussore, non suggerirei nient'altro che una bella lucidata. Per quanto riguarda il dente di scatto ricavato sulla barra di scatto il primo approccio è per una normale lucidata ed un lievissimo arrotondamento dello spigolo. Per il 'Gunner' più coraggioso e propenso al rischio si può pensare a variare di 5° l'angolo di questa superficie (io l'ho fatto), ma attenzione, esagerarne l'inclinazione porterebbe fatalmente al funzionamento automatico. Come per altre armi non mi sento si suggerire l'impiego di una molla percussore più leggera.

Modifica piani di scatto della Luger P08

Un ultima modifica banale, se il vostro senso estetico non risulta turbato e se ne sentite la necessità , è il classico grano sul grilletto per ridurre il retroscatto. Tutte queste modifiche sono "nascoste" e non alterano in alcun modo l'aspetto esterno. In conclusione, sulla mia Luger questi interventi hanno abbassato lo sforzo di scatto da 3.8 kg a 1.7 kg con una "sensazione meccanica" assolutamente paragonabile a quella di un'altra arma che da quasi un secolo fa da riferimento: dell'eccelsa M1911.

Tags: DIY, Armi Corte

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