Armi e Cateogorie nel Tiro Dinamico

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TDSPer chi è curioso, per chi sta cominciando, per chi pensa che... ma anche per chi non glie ne può fregare di meno, ecco un piccolo riassunto sulle categorie di armi utilizzabili nel Tiro dinamico Sportivo ed anche alcune considerazioni relative al Tiro Dinamico Stesso e sulle differenze tra lo sparare con un'arma  'RaceGun' (cat. Open) e con una pistola più vicina alle armi di serie (Production o Standard ). Naturalmente, con tutto quello che ci sta in mezzo...

CATEGORIA PRODUCTION

Comincimo dal significato di 'sparare in Production'. Usiamo armi completamente di serie, dove al massimo si possono "lucidare" i componenti (anche se qualcuno fa di più) al pari di quello che si otterrebbe dopo decine di migliaia di colpi di "usura". Ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione.

Il primo colpo deve essere sparato in doppia azione. Lo sforzo è relativamente importante ed il rischio di 'strappare brutalmente' a causa della fretta di centrare il bersaglio è reale se non si sa più che bene ciò che si sta facendo. D'altra parte c'è però il vantaggio di sparare con cartucce veramente 'mosce'. Un bravo tiratore (e con un po' di allenamento fatto bene non è impossibile diventarlo) si accorgerà che controllare un'arma con cartucce che hanno un Power Factor da regolamento (che spesso è minore di molte cartucce commerciali) è un vero gioco da ragazzi.
La Production è spesso associata (e per questo motivo apprezzata) al fatto di poter utilizzare in ambito sportivo un'arma pensata e realizzata (nella maggior parte dei casi, non sempre) per un utilizzo operativo.

CATEGORIA STANDARD

Ma... esistono anche pistole "di servizio" solo in singola azione? Certo! Ed ecco che, magicamente ci troviamo in categoria Standard. Attenzione però: non basta avere una SingleAction. O meglio: si può benissimo, ma ci si dovrà scontrare con concorrenti dotati di armi bifilari e con preparazioni un po' più raffinate: scatti preparati, minigonne per agevolare il cambio del caricatore, TumbRest per contrastare il rilevamento allo sparo, mirini in fibra ottica per una più veloce acquisizione sul bersaglio...

Tutte cose che possono "agevolare" il tiratore nello svolgimento dei suoi compiti.
C'è sempre un ma... Il calibro minimo per poter gareggiare in categoria Major (e ottenere quindi un punteggio pieno sui bersagli) è il calibro .40 S&W, peraltro con un PowerFactor minimo di 170. Insomma... Delle belle mazzate a complicare le cose rispetto ai vantaggi elencati poco sopra. Per poter dominare una pistola con questi caricamenti, a differenza di una Production, bisogna metterci parecchia forza di braccia!

CATEGORIA OPEN

Passiamo ora alla regina delle categorie: La categoria Open.

Spesso abbiamo l'impressione che chi spara con armi in questa categoria appartena ad una schiera di privilegiati la cui vita è facilitata da un gran numero di accorgimenti meccanici e tecnici presenti su queste armi. Possiamo paragonarle a vere e proprie macchine da Formula 1.

Scatti alleggeriti fino a poche centinaia di grammi, compensatori grandi come lussuose camere d'albergo, ottiche di puntamento a punto rosso, minigonne, caricatori enormi, manettini d'armamento e chi più ne ha più ne metta.

Tutto in queste armi è pensato, progettato e costruito per ottenere le prestazioni più spinte. Sono quindi pistole che sparano da sole e fanno vincere tutte le gare solo in virtù della loro preparazione? Magari...
Sono delicate come le auto da Formula 1, richiedono una preparazione meticolosa e certosina ed una manutenzione maniacale affinchè non diano problemi (i più comuni sono gli inceppamenti) che possono vanificare tutte le aspettative. L'allenamento che richiedono per poter essere utilizzate richiede un impegno spesso notevole. Immaginate solo quanto tempo è necessario ad abituarsi a portare l'ottica di puntamento in linea con il bersaglio e scattare in poche frazioni di secondo.. (eh no, sarebbe troppo facile allineare l'ottica... Bisogna allineare il puntino rosso al suo interno, che è grande quanto la testa di uno spillo!!)
Altri aspetti negativi emergono poi nell'uso di queste armi. Malgrado l'uso di cartucce caricate con dosi improponibili, se queste armi non sono gestite più che correttamente presentano un difetto molto fastidioso: non completano il ciclo meccanico di sparo!! Detta in modo più semplicemente: si inceppano.

Infine, giusto per complicare ancora un po' le cose, pensate a quanto sono lunghe le canne di queste armi. Corredate poi dai loro compensatori (anche se ultimamente la tendenza è di costruirle più corte). Ecco, immaginate l'inerzia del peso in volata durante il brandeggio tra una sagoma e l'altra... Sembra di brandeggiare una canna da pesca!!
D'altra parte... Avere armi che hanno rilevamento pari a zero, che hanno cicli di sparo così veloci da dipendere solamente dall'abilità del tiratore nel tirare velocemente il grilletto mantenendo comunque i colpi sparati al centro del bersaglio e a pochissimi centimetri l'uno dall'altro... Beh, non è una soddisfazione da poco.

CATEGORIA MODIFIED

La Modified rappresenta una piccola Open, preparata all'inverosimile ma con limiti dimensionali e, cosa non da poco, con la necessità, per raggiungere il pieno punteggio sui bersagli, di sparare in cal. .40S&W (che botte, ragazzi...)

I Revolver. Niente da dire qui... Se non il fatto di sparare TUTTI i colpi in doppia azione e dover ricaricare ogni 6 cartucce (anche meno, se la sequenza d'ingaggio lo richiede)
Per gareggiare in questa categoria bisogna essere dei veri draghi..

La Single Stack. Una sorta di Standard ma con più limitazioni a livello di preparazione e l'enorme limitazione di aver caricatori monofilari. Diciamo un passettino sopra la categoria Revolver come pazienza da mettere nel dover ricaricare "enne" volte durante lo svolgimento di un esercizio...

Ed infine... le categorie Mini Rifle e Shotgun.
Ma essendo categorie riservate alle armi lunghe ne parleremo in altro momento...

Tags: Tiro Dinamico Sportivo, Armi Corte

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