Lo smontaggio della S&W 686
Vi è mai capitato di chiedervi quali meccanismi esistono ed operano dentro lo scintillante guscio d’acciaio della vostra arma? Si? E cosa vi aspettate di trovare? Con questo articolo ci proponiamo di illustrare brevemente e, solo a titolo informativo ed accademico, i passi principali per lo smontaggio di un moderno revolver Smith&Wesson modello 686. Le operazioni descritte sono semplici ed alla portata di tutti ma necessintano di un minimo di pratica nell'utilizzo degli strumenti utilizzati e di atrezzi idonei e di buona qualità.
AVVERTENZA: Prima di procedere alle operazioni di smontaggio e di pulizia, assicuratevi che l'arma sia scarica e che le munizioni vengano allontanate dal luogo di lavoro e riposte al sicuro. Ci troveremo sicuramente in presenza di residui della combustione e sporcizia di vario genere. E' consigliabile adottare ogni precauzione al fine di evitare di sporcare le superfici sulle quali dovremo lavorare.
PROCEDURA
Togliete la vite posta sul lato destro dell’arma appena sopra la radice anteriore del ponticello. In questo modo, tenendolo aperto, potete sfilare il giogo del tamburo dal telaio dell’arma.
Tenendo ferma la stella estrattrice ruotate l’alberino Estrattore in senso orario e svitatelo completamente, in questo modo potete scomporre tutti i suoi componenti ed effettuare una opportuna pulizia periodica dell’asse del tamburo al fine di prevenire indurimenti del Grilletto. |
Attenzione al senso di rotazione dell’alberino dell’estrattore altrimenti la filettatura conica si spezzerà costringendovi a cambiare la stella estrattrice! La normale rotazione del tamburo, tende a serrarlo. Perciò potrebbe risultare necessario mettere in morsa l’alberino estrattore e ruotare il tamburo manualmente per riuscire ad allentarlo. |
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Ora levate le guancette: quelle in legno sono trattenute da una vite passante ed eventualmente tenute allineate tra loro da qualche spina metallica, quelle in gomma sono trattenute da una vite alla base dell’impugnatura, tolta questa sfilatele verso il basso, per smontare la staffa di fissaggio bisogna dilatarla elasticamente.
Adesso potete smontare la cartella sul lato destro per accedere alla meccanica dell’arma. La cartella è montata a rifiuto d’olio e fermata da 3 viti più un incastro (in alto vicino alla Tacca di Mira), oppure nelle armi più vecchie da 4 viti. La prima l’avete già tolta per smontare il giogo del tamburo, svitate le restanti 2 o 3.
La parte più delicata è quella della rimozione della cartella. Per evitare di segnarla, dopo averne tolto le viti, la manovra corretta da fare è battere con un martello di gomma sulla parte del fusto che sta sotto la guancetta destra. L’inerzia farà sì che la cartella balzi fuori dal suo alloggiamento.
Oppure infilate un cacciavite tra cartella e telaio, in basso, attraverso lo spazio lasciato libero dalle guancette, fate leva delicatamente con cautela e togliete la cartella, ora avete accesso alla meccanica. I componenti possono essere rimossi quasi tutti a mano, incominciando dal Cane.
Svitate la vite collocata anteriormente alla base dell’impugnatura allentando così la molla del cane, sganciate la stessa dal cane e sfilate questo dal suo perno. Dopo di che, agendo sul grilletto, si infila una piccola leva tra il perno del cane e la parte frontale della slitta, bloccando la medesima ed estraendo il bocciolo ed il grilletto. Infine, bloccando la slitta con un pezzo di legno, si rimuove la leva, si fa distendere la molla e si rimuove la slitta. Una volta rimontata l’arma vi presenterà la parte migliore di se!
Tags: Manutenzione
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