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AR15

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AR15Quando nel lontano 1963 l’Armalite di Costa Mesa California, una piccola divisone del grande complesso aeronautico Fairchild, presentò un nuovo fucile chiamato AR 15 dovuto al progetto di Ugene Stoner pochi avrebbero creduto al suo successo e che la sua versione militare denominata M16 finisse per infrangere il record di durata come arma di ordinanza delle forze armate americane detenuto sino ad allora dal vecchio e venerabile Springfield 1903.

L’arma era innovativa sotto molti aspetti: dal calibro ai materiali con cui veniva costruito sino alla meccanica. IL calibro 223 nasce da un’allungamento della cartuccia 222 remington per aumentarne le prestazioni e renderla in grado di far volare la sua leggera palla da 55 grani a oltre 1000 m/s alla bocca, introducendo cosi in campo militare il concetto del piccolo ma velocissimo per aumentare il potere lesivo e perforante della munizione ordinaria. Un concetto per l’epoca,che aveva visto in occidente la recente affermazione del 7,62x51, rivoluzionario.

L’arma era costruita con materiali altrettanto rivoluzionari, una lega di alluminio aeronautico costituiva la base da cui veniva ricavato fusto e castello mentre il calcio, l’astina e l’impugnatura a pistola erano in polimero un materiale praticamente mai impiegato prima dall’industria americana per le armi leggere. Anche meccanicamente l’arma era diversa dal solito concetto di pistone presa gas degli M14 e degli FN FAL. Al suo apparire l’arma suscitò parecchio scetticismo da parte dei comandi delle forze armate americane il suo aspetto avvenieristico ,fu rapidamente soppranominato “Mattel Gun” a cuasa del calcio in plastico e della sua leggerezza (la Mattel è ancora adesso una nota casa di giocattoli in plastica). Ma con la guerra del Vietnam in pieno sviluppo l’idea di un’arma leggera che potesse sparare a rafica in maniera più controllabile dei degli M14 in 7,62x51 e che fosse maneggevole e con un rinculo simile alle carabine M1 ma con un calibro dalla lesività superiore attirò l’attenzione delel forze speciali americane.

Un lotto di 3000 AR15 fu quindi aquisito per sperimentazione e distribuito ai Beretti Verdi. I rapporti furono molto buoni: l’arma era leggera precisa e le munizioni in grado di indurre ferite molto gravi. Sull’onda di queste esperienze ne fu decisa l’adozione e l’arma ricevette la denominazione ufficiale di M16, i primi 30.000 esemplari furono aquisiti dall’US Air Force subito seguiti da un’ordine di 300.000 per l’us army. Il concetto era quello di non dismettere l’M14 , il cui sviluppo era costato 12 anni di studi e svariati centinaia di milioni di dollari dei contribuenti, ma di utilizzare l’M16 solo per il teatro del sud est asiatico.
Nel frattempo l’Armalite non potendo far fronte a commesse cosi grandi cedette i diritti del brevetto alla Colt che si assunse l’onere di produrre l’arma per le forze amate americane.

Configurazione AR15 AR15 in azione
L'AR15 può essere configurato in molti modi differenti In Afghanistan, sulle lunghe distanze, l'equipaggiamento prevedeva una grande varietà di ottiche e sistemi di puntamento

Da questo punto cominciarono a manifestarsi dei difetti che non appartenevano all’arma ma alla sua “messa sul campo” da parte dell’US Army, dal suo complesso logistico e dai suoi fornitori ma che finirono per apparire difetti propri dell’AR15/M16 dandogli un’ombra che ancora adesso si porta appresso. Prima di tutto l’M16 fu distribuito alle truppe senza corredarlo di un completo di pulizia e dicendo alle truppe che l’arma era “autopulente”. Questo perché le munizioni cal. 223 prodotte dalla Remington e impiegate nelle prove campali erano erano caricate con una polvere adatta ai piccoli calibri che bruciava del tutto lasciando pochissimi o anche nessun residuo di combustione. Peccato però che la OLIN, società incaricata di fornire all’US Army le munizioni cal. 223, avesse deciso di impiegare per il caricamento delle munizioni destinate all’M16 la medesima polvere che già impiegava per il caricamento del 7,62x51 perché giudicò antieconomico smaltire le ingenti quantità di polvere già disponibili nei suoi magazzini. Cosi accadde che le armi si sporcavano in maniera ben superiore a quella prevista in sede di progetto e verificata durante le prove con conseguente inceppamenti e mancate camerature; a quest’ultimo problema contribuì anche il fatto che la manetta di armamento dell’M16 è concepita solo per arretrare l’otturatore e non per accompagnarlo in chiusura.

Tutto ciò portò non solo alla morte di diversi militare ma anche ad ingenerare nelle truppe una sfiducia nell’arma. Naturalmente quando il Pentagono si rese conto di questi problemi corse ai ripari: distribuendo alle truppe un kit di manutenzione e addestrando i soldati alla pulizia capillare dell’arma e sostituendo interi lotti di munizioni. L’arma fu modificata: la camera di cartuccia fu cromata, fu aggiunta sul fianco del fusto un pistone che spinto manualmente permetteva di spingere in chiusura l’otturatore e il rompifiamma a tricuspide a cui si imputava una certa facilità di raccolta di corpi estranei fù sostituito con uno a forma di barilotto. Nonostante tutto ciò continuarono a manifestarsi casi di inceppamenti e malfunzionamenti, fù solo grazie ad un’indagine del movimento consumatori d’America che si scopri che la Colt consegnava all’US Army armi difettose o che erano state respinte dagli ispettori eludendo i controlli.

Colt M16 A1
Colt M16 A1

Alla fine della guerra del Vietnam l’M16, nel frattempo denominato M16A1 per comprendere le modifiche, era diventato de facto l’arma di ordinaza di tutte le forze armate americane. La Colt nel 1965 aveva presentato una versione civile dell’M16 denominandola AR15 sporter , l’arma era esteticamente identica all’AR15 prodotto dall’armalite ma mancava ovviamente della capacità di tirare a raffica. L’arma incontrò un buon successo commerciale presso i privati anche in virtù del fatto che nel frattempo il Gun Act del 1968 aveva reso complicato o in alcuni casi impossibile ottnere una licenza per acquistare un’esemplare dotato di tiro selettivo. La produzione dell’AR15 sporter subì alcune modifiche all’inizio degli anni 70 tra cui l’adozione del medesimo rompifiamma a barilotto del corrispondente modello militare. Per impedire che qualcuno montasse un castello militare su un fusto civile nell’AR 15 sporter fu modificato leggermente l’attacco tra le due parti usando per la versione civili viti al posto del perno a pressione.

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Colt AR15 Sporter

Per tutti gli anni 70 la produzione dell’M16A1 e dell’AR 15 rimase statica, l’unica novità introdotta sul mercato civile dalla Colt alla fine degli anni 80 fù una versione “carabine” dell’AR15 sporter che montava una canna da 16 pollici invece che da 20 (la minima lunghezza legale ammessa dalle leggi federali statunitensi) e dotata di un calcio collassabile identica alla versione sperimentale accorciata dell’M16 usata durante la guerra del Vietnam e denominata XM177 e mai effettivamente adottata e la definitiva introduzione in servizio del congegno lanciagranate M203 da abbinare ad un fucile M16.

Nel 1984 la NATO dopo un decennio di prove adotto definitivamente come calibro STANAG il 5,56x45con la definizione di SS109 però in una versione diversa dalla cartuccia M193 di ordinanza americana, dotata di una palla da 62 grani invece che da 55 grani. Questo portò alla necessita di cambiare il passo delle rigature delle armi. L’US Army aveva già da tempo deciso di sostituire i fucili M16A1 in servizo ,principalmente a causa della usura e dell’anzianità di servizio, dopo l’accantonamento di alcuni programmi su fucili che impiegavano munizioni a freccette ,si decise di cogliere l’occassione per introdurre una versione migliorata del M16 denominato M16A2. L’M16A2 incorporava molte migliorie per farne un fucile più preciso nel tiro quali una canna più pesante, un diottra di mira regolabile e un selettore per la raffica controllata più naturalmente un passo di rigatura ottimizzato per stabilizzare le palle più pesanti. Questo rese l’M16A2 un’arma molto apprezzata nelle competizioni di tiro con fucile ordinanza in grado di competere a 300 metri con il vecchio e venerato M14. Però peggiorò le qualità lesive della munizione, cosi si può dire che dal punto di vista bellico l’arma divenne meno efficace è più complicata. La Colt replico prontamente in versione sporter l’M16A2 denominandolo AR15A2 Hbar, l’arma fù subito apprezzata dai tiratori per l’eccellente precisione.

Colt M16 A2
Colt M16 A2

Alla fine degli anni 80 la Colt,in gravi difficoltà finanziarie , non rinnovò i brevetti dell’AR15 lasciando cosi la possibilità di costruire armi di tipo M16/AR15 a chiunque fosse legalmente in grado di farlo. Nel frattempo nonostante la Colt avesse sviluppato una nuova versione “carabine” per le forze armate americane, adottata sotto la definizione di M4, non ricevette le grosse commesse militari sperati per problemi inerenti alla qualità e hai costi e si vide assegnare i contratti di fornitura alla filiale americana dell FN e alla DIEMACO canadese. Invece notevole sul mercato civile fù l’impatto del mancato rinnovo dei brevetti dell’AR15. Quasi subito fiorirono diverse ditte e società che si cimentarono nella produzione di armi tipo AR15 sia per il mercato civile che per quello militare e delle forze di polizia. Alcune di queste società divennero famose come l’Olympics arms,la Bushmaster o la Fulton Armory e sinonimo di alta qualità altre sparirono rapidamente nel nulla.

Una cosi ampia offerta sul mercato portò allo sviluppo di un classico fenomeno americano e cioè l’apparire del Custom, cioè della disponibilità dei più svariati accessori per personalizzare l’AR15. Se agli inizi della sua apparizione sul mercato civile l’AR15 sporter originale vantava circa 5 accessori : caricatore da 5 colpi, cinghia, completo di pulizia, tappo di volata e ottica 3x. adesso si poteva disporre di calci, astina, perti dello scatto, molle, attacchi per cannochiale ecc.

Un ulteriore impulso allo sviluppo del custom venne dalla concomitanza di due fattori: il primo fu il cosiddetto “assault rifle ban” del presidente Clinton in cui si definivano alcuni parametri per impedire il possesso ai civili di armi di aspetto militare.
Cosi naquero i più svariati accessori per poter continuare a produrre ed impiegare armi con meccanica AR 15 ma privandole dell’aspetto maarziale. E per seconda cosa dopo il fallimento di un ulteriore programma destinato a selezionare un successore dell’M16 l’US Army decise di rendere modernizzare le armi in dotazione rendendole in grado di impiegare tutta quella categoria di accessori considerati indispensabili per la guerra moderna e cioè visori notturni,laser di puntamento,torce di illuminazione ecc.. Tutto ciò impiegando appositi rail messi a punto dall’arsenale di Picantinny.

Torcia Tattica per AR15 Slitte Picatinny Calciatura Collassabile
Torcia Tattica ed impugnatura supplementare Slitte Picatinny per accessori supplementari Calciatura collassabile

Naturalmente subito dopo l’apparire dei primi esemplari di carabine M4A1 e A2 cosi equipaggiati subito ci fù una vasta richiesta di accessori di questo tipo. Nel frattempo lo scadere dell’”assault rifle ban” e le guerre che seguirono l’11/9 che riempirono lo schermo di carabine M4 ed M16 ipertrofizzati di accessori sancì il definitivo affermarsi anche in campo civile di questi accessori abbinati alle meccaniche AR15.

 

Tags: Recensioni

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